A seguito dell’AHAIC, la conferenza virtuale sulla salute dell’Africa, di cui abbiamo già parlato, evento che ha visto una grandissima adesione, con più di 3000 partecipanti collegati da 98 paesi, una commissione indipendente di esperti africani ha redatto un documento che fornisce le linee guida per i paesi Africani verso il raggiungimento degli obiettivi di copertura sanitaria universale – l’UHC – l’Universal Healt Coverage.
Il documento è stato condiviso da Amref ed è denominato “State of Universal Health Coverage (UHC) in Africa Report”.
Una parte drammaticamente ancora troppo grande della popolazione africana non ha accesso alle cure sanitarie essenziali: l’intento del documento è di riuscire a dare gli orientamenti fondamentali verso questo traguardo.
Il report inizia fornendo una breve panoramica della storia africana a partire dagli anni 60, il periodo post coloniale, per poi concentrarsi sul fornire delle risposte ad alcuni quesiti fondamentali sulla salute dell’Africa.
Con l’inizio della seconda metà del secolo scorso, le politiche per la salute dei paesi africani erano condotte da governi indipendenti e improntate verso un’ottica solidale e umanitaria. La copertura e l’assistenza sanitarie venivano considerate come un diritto umano universale a cui tutti dovevano avere accesso.
Grazie a questi orientamenti ambiziosi e ricchi di speranza alcuni paesi africani hanno ottenuto in questi periodi dei progressi significativi e pieni anche di ottimismo verso miglioramenti futuri.
Questo iniziale momento di progresso ha visto un successivo declino a causa delle crisi economiche che hanno colpito il continente, dovute al crollo del prezzo delle materie prime e al vorticoso aumento del costo del petrolio.
I paesi africani hanno così iniziato a dipendere sempre di più dagli aiuti esterni, sono stati in larga parte mal gestiti, ritrovandosi complessivamente più poveri e legati a politiche restrittive volte quasi solo al recupero dei costi.
Con l’inizio del ventunesimo secolo, fortunatamente, un rinnovato impegno ha iniziato ad animare lo spirito delle politiche dei paesi africani verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e la copertura sanitaria universale (UHC).
L’obiettivo principale che si sta ora cercando di raggiungere è che la copertura sanitaria sia estesa a tutta la popolazione, senza che questa subisca il peso di ulteriori costi diretti e garantendo tutti i servizi e l’assistenza necessarie per ognuno.
Il report prosegue individuando i punti fondamentali che riguardano la salute del continente africano fornendo dei dati e individuando le risposte per riuscire a raggiungere l’UCH.
Alcuni punti che il report identifica sono:
- Solo il 48% della popolazione africana riceve le cure sanitarie basilari. Ciò significa che la copertura sanitaria in Africa è ancora troppo bassa e circa 615 milioni di persone non sono in grado di ricevere l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno
- La copertura dei servizi sanitari per donne, ragazze e bambine è ancora troppo debole: per esempio, negli ultimi cinque anni, solo la metà delle donne africane ha avuto accesso alle cure essenziali ci cui aveva bisogno.
- La percentuale delle persone che sono spinte verso la povertà, sebbene sia un dato in diminuzione, è ancora alta: circa 15 milioni di persone ogni anno vedono peggiorare gravemente le loro condizioni economiche a causa dei pagamenti dovuti per i servizi sanitari.
Il report cerca di individuare le sfide che i paesi africani devono cercare di vincere per garantire il diffondersi delle cure essenziali verso un numero sempre più alto di persone.
Dalle analisi condotte, risulta evidente che la capacità dei governi di destinare risorse e investimenti verso il settore medico è condizionata dalla scarsa produttività delle economie africane, dalla diffusa povertà e dalla dipendenza dai paesi occidentali.
Le sfide da affrontare non riguardano solo il sistema sanitario, ma devono essere estese ad un livello molto più ampio che coinvolge il contesto sociale, le politiche economiche e le politiche sociali di ogni paese.
A dare conforto, nonostante ciò, è la constatazione che il continente africano ha immense potenzialità e enormi opportunità che se sfruttate efficacemente possono dare impulso verso il raggiungimento dell’UHC.
Il comitato dell’AHAIC ha individuato le principali azioni che i governi dei paesi africani dovrebbero compiere per dare risposte sempre più concrete alle esigenze e ai bisogni della popolazione in campo sanitario.
Alcune delle più importanti sono:
- I sistemi sanitarie dovrebbero comprendere politiche di promozione e prevenzione della sanità con investimenti per la salute pubblica e finanziamenti per beni e servizi
- E’ auspicabile adottare sistemi di cura che abbiamo programmazioni a lungo termine e in linea con le emergenze sanitari globali
- E’ necessario aumentare gli investimenti per rafforzare la preparazione per le emergenze e la sicurezza sanitaria
- I sistemi sanitari vanno ri-orientati per dare priorità e rafforzare l’assistenza sanitaria di base (PHC) come strumento basilare per raggiungere l’UHC.
Per questo punto è necessario rafforzare gli input del sistema sanitario e aumentare il numero delle persone qualificate in ambito medico attraverso la formazione, la motivazione e una consona distribuzione degli operatori della salute, ponendo una particolare attenzione alle aree rurali e alle regioni più emarginate.
- E’ auspicabile una riforma dei sistemi di finanziamento per la sanità in modo da prevedere i metodi più appropriati per supportare l’UHC.
- Un altro punto individuato riguarda la spinta per la produzione all’interno del continente stesso di prodotti sanitari per garantire un accesso sempre più ampio a più persone a prezzi sempre più accessibili.