Il panorama finanziario dei Paesi dell’Africa è in continua evoluzione tanto che le previsioni di crescita economica possibili per ogni nazione non sono leggibili con schemi sicuri.

Tra i 54 Paesi del continente ce ne sono però alcuni che si distinguono dagli altri e si elevano decisamente rispetto alla ricchezza media e al sistema produttivo che caratterizzano l’Africa.

Ci sono almeno 10 nazioni che sono in grado di attrarre investimenti e fare da traino per l’intero sviluppo della regione africana.
Questi Paesi hanno un ruolo molto significativo per la crescita dell’intero continente tanto da essere capaci di influenzarne l’intera traiettoria economica.

Si tratta di economie in forte crescita che detengono le chiavi per plasmare il destino e lo sviluppo di tutta l’area africana e che hanno assunto un’influenza che ha ricadute su tutto il pianeta.

Quali sono le maggiori potenze economiche che guidano la crescita dell’Africa nel 2023?


1. Nigeria.

Con un PIL di 477 miliardi di dollari la Nigeria è la più grande economia dell’Africa.

Il Paese sta avendo una crescita molto rapida grazie ad un’acquista leadership nel settore dell’export e allo sviluppo del settore finanziario.

I grandi flussi di esportazioni di petrolio la fanno da padrone e alimentano sempre di più il suo potere economico.
Al centro del suo grande sviluppo c’è Lagos, la seconda area metropolitana più grande dell’Africa che sta divenendo un fiorente centro economico sede di numerose imprese.

Un rapporto di Citigroup, nel 2011, ha inserito la Nigeria nel gruppo dei Global Growth Generators, generatori di crescita mondiale, cioè tra gli 11 Paesi che tra il 2010 e il 2050 contribuiranno maggiormente alla crescita del PIL Mondiale.

2. Egitto

A condividere la prima posizione con la Nigeria c’è l’Egitto con un PIL sempre di 477 miliardi di dollari.

L’importanza dell’Egitto all’interno del continente è innegabile: la sua posizione strategica fa sì che sia il crocevia tra gli spostamenti tra l’Africa e il Medio Oriente e che riceva milioni di viaggiatori che si spostano attorno al mar Mediterraneo.

Vanta varie e fiorenti industrie: dal turismo all’agricoltura, dal tessile al petrolio, l’economia egiziana poggia su numerosi e solidi pilastri.
Nel Paese sta anche fiorendo un importante polo dedicato alla produzione automobilistica tanto che molti gruppi industriali di prestigio sia europei che giapponesi hanno creato un centro produttivo anche qui.

3. Sudafrica

Con un PIL di 406 miliardi il Sudafrica ha raggiunto lo status di centro finanziario di prima importanza e di solido leader industriale. La sua crescita economica è guidata dalla sua ricchezza di risorse minerarie e da un settore industriale ben consolidato.

 Il Sudafrica attrae molti investitori esteri e nonostante i gravi problemi di carattere sociale ereditatati dall’apartheid il Paese produce più di un terzo del reddito del continente.

Anche se variamente composito, il settore agricolo è tra i più sviluppati dell’Africa.
L’agricoltura, insieme alla pesca, non solo soddisfa l’intero fabbisogno nazionale ma produce anche materiale per l’esportazione.


4. Algeria

L’Algeria ha un PIL di 192 miliardi di dollari ed è una delle principali forze economiche del Nord Africa.

Dispone di abbondanti riserve di petrolio e di gas naturale con il settore petrolchimico che fa da motore trinante di tutta la sua forza industriale.
L’estrazione dei combustibili fossili genera il 30% del PIL ed è il 95% del valore delle esportazioni.

Principale partner commerciale dell’Algeria è l’Unione Europea, mentre tra i singoli Paesi sono gli Stai Uniti, seguiti da Italia e Spagna, i maggiori interlocutori per gli scambi economici con un volume d’affari che raggiunge i 19 miliardi di dollari.


5. Marocco

Con un PIL di 134 miliardi di dollari il Marocco sta brillando come la stella nascente del Nord Africa.

La sua forte posizione economica si sta consolidando attorno al vivace settore turistico, all’agricoltura e a sempre maggiori investimenti nelle energie rinnovabili e nell’industrializzazione.

La sua crescita a partire dal 2003 è stata costante: ciò ha consentito di frenare l’emigrazione e di migliorare in vari settori come quelli dell’export, delle infrastrutture e dell’afflusso di capitali esteri.

Negli ultimi anni il miglioramento è stato continuo tanto che la posizione del Marocco è sempre in risalita tra le classifiche dei Paesi negli ‘indici di facilità di fare affari’ stabiliti ogni anno dalla Banca Mondiale.

6. Etiopia

Etiopia Africa.

Il PIL dell’Etiopia raggiunge i 127 miliardi di dollari ed è alimentato principalmente da un fiorente settore agricolo e da un crescente settore manufatturiero.

L’Etiopia sta vivendo un periodo di veloce sviluppo, tanto che secondo il Fondo Monetario internazionale è una delle economie più in rapida crescita al mondo. Ciò le consente di attrarre molti investitori esteri e di alimentare la qualità di vita della fiorente classe media.

Secondo le più recenti previsioni la crescita subirà un leggero calo con il settore economico che sarà sempre più vincolato al settore privato.
La veloce crescita purtroppo non consente all’Etiopia di superare gravi problemi interni: il PIL pro capite resta tra i più bassi al mondo e il governo deve affrontare numerose difficoltà strutturali.

7. Kenya

Il Kenya ha un PIL di 113 miliardi di dollari. Il suo successo economico è favorito da un settore tecnologico molto innovativo e da un ambiente che si adatta bene alle nuove imprese e agli investimenti.

Con il nuovo millennio, dopo un periodo di crisi aggravata dalla presenza di un governo dittatoriale, il Kenya ha una crescita che varia tra il 5% e il 6% annuo.
Il livello di povertà è ancora però molto diffuso con il solo 2% della popolazione che vive in un condizioni di alto benessere.

Centro del suo sistema economico è Nairobi che sta divenendo un vivace polo tecnologico e un importante hub di scambi commerciali. Numerose aziende di importanza globale hanno i loro uffici qui anche se gli interessi all’interno del Paese si stanno spostando anche verso altre città.

Altra fonte di reddito importante per il Paese è il turismo, con l’aeroporto di Nairobi al centro delle tratte internazionali per i viaggiatori che si spostano per il continente.

8. Angola

L’Angola ha un PIL di 107 miliardi di dollari sostenuto dai fiorenti settori della produzione di petrolio e dall’estrazione di diamanti, tanto da essere uno degli attori principali dell’Africa meridionale.

La su crescita è favorita anche dai grandi sforzi in atto da anni per diversificare la sua economia.

Negli ultimi anni il livello di povertà in Angola si è quasi dimezzato.
Principale partener economico del Paese è la Cina con cui sono stati conclusi accordi per lo sfruttamento delle risorse energetiche, beneficiando della costruzione di nuove infrastrutture.

L’Angola è divenuto uno dei Paesi africani con il più alto tasso di crescita favorito anche dalla creazione di moltissimi nuovi posti di lavoro.

9. Tanzania

Il PIL della Tanzania raggiunge i 75,71 miliardi di dollari, alimentato da un fiorente settore turistico, dall’agricoltura e dalle numerose industrie minerarie.

Grazie alla sua posizione e ai suoi porti strategici è uno dei Paesi più influenti dell’Africa orientale.
L’economia della Tanzania è stata parzialmente risollevata dagli investimenti forniti dai fondi della Banca Mondiale e recenti riforme del sistema bancario hanno dato più impulso a nuovi investimenti.

Le condizioni di vita in cui vive gran parte della popolazione restano però basse. Il Paese potrebbe aumentare la propria ricchezza attraverso uno sfruttamento più adeguato delle risorse naturali largamente presenti (come l’oro) e l’ulteriore potenziamento del settore turistico indirizzando nuovi flussi verso i suoi grandi parchi nazionali non molto valorizzati.

10. Ghana

Il Ghana ha un PIL di 72,84 miliardi di dollari favorito dalla stabilità politica e dalla presenza di industre molto fiorenti.

Motori della sua economia sono la produzione di cacao, gli scavi minerari e l’estrazione petrolifera, settori che generano interessi globali.
Il Ghana è classificato con un’economia di livello intermedio ed è considerato uno dei Paesi più solidi di tutta l’Africa.

Meta soprattutto di visitatori europei e americani, in nuova ascesa è il settore turistico, favorito dalla diffusione dell’inglese, dal basso tasso di criminalità e da uno un clima economico e politico in grado di dare valide garanzie.

fonti
tradingeconomics
wikipedia
varie

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