L’indice di sviluppo Umano (ISU) : (in inglese: HDI-Human Development Index) è diventato uno strumento standard per misurare lo stato di benessere di un Paese, la sua economia e la qualità media della vita.
Cosa è l’ISU?
È un indicatore che compara lo sviluppo dei Paesi del mondo prendendo in considerazione diversi fattori.
Su quali fattori si concentra?
L’Indice di Sviluppo Umano si basa su 4 indicatori:
1. Aspettativa di vita alla nascita – Life expectancy at birth: ovvero la durata media di vita attesa per un neonato in rapporto ai tassi di mortalità registrati nell’anno considerato;
2. Il livello di istruzione – Mean years of schooling: ovvero l’istruzione ricevuta dagli individui dai 25 anni in su;
3. Gli anni attesi di scuola – Expected years of schooling: ovvero gli anni medi di istruzione che un bambino al primo anno di scuola si aspetta di ricevere in base ai tassi di iscrizione correnti;
4. Reddito Nazionale Lordo pro-capite a parità di potere d’acquisto – (PPP – PIL pro capite)
Questi indicatori vengono utilizzati per formare degli indici dimensionali ovvero:
– l’Indice di Aspettativa di Vita (Life Expectancy Index);
– l’Indice di Istruzione (Education Index);
– l’Indice di Reddito (Income Index);
i quali sono a loro volta combinati per il calcolo dell’ISU.
L’ISU nella pratica
L’indice ISU si può considerare come un’istantanea completa del benessere generale di un Paese che combina tre aspetti chiave dello sviluppo umano: salute, istruzione e tenore di vita.
Viene utilizzato anche per classificare le nazioni in diverse categorie e per valutare se sono sviluppate, in via di sviluppo o sottosviluppate.
È usato anche con altri scopi, come per valutare in che modo le politiche economiche influenzano la qualità della vita delle persone.
Secondo gli indicatori ISU i Paesi rientrano in quattro categorie di sviluppo umano:
1. molto alto
2. alto
3. medio
4. basso
L’ISU, basandosi su questi indicatori chiave, riesce a dipingere un quadro vivido del tessuto di sviluppo di una nazione.
Attraverso calcoli e proporzioni i diversi parametri sono ridistribuiti in una scala numerica che va da 0,00 a 1,00, rendendo in maniera sintetica la posizione di un Paese nella scala di sviluppo.
Posto che già nel 1990, il primo Rapporto sullo sviluppo umano dichiarava: “Le persone sono la vera ricchezza di una nazione” e che ancora decenni dopo, questa verità rimane immutata,
il calcolo degli ISU restituisce una classificazione numerica che va oltre la mera cifra e riesce a comunicare
il tasso di sviluppo umano di una nazione in modo immediato.
I Paesi che ottengono punteggi compresi tra 0,00 e 0,55 sono classificati come caratterizzati da bassi tassi di sviluppo umano.
I punteggi da 0,55 a 0,70 denotano Paesi con uno sviluppo umano medio, mentre l’intervallo da 0,70 a 0,80 indica un tasso di sviluppo umano elevato.
I Paesi che rientrano nell’intervallo da 0,80 a 1,00 hanno uno sviluppo umano eccezionale.
Il percorso per essere classificato come una nazione “sviluppata” comprende una serie di parametri vitali e di attributi essenziali.
All’atto pratico i principali sono: la presenza di infrastrutture all’avanguardia, tra cui strade e ferrovie ben mantenute, abitazioni adeguate, garanzia di avere l’elettricità costante, reti di telecomunicazioni affidabili e strutture sanitarie accessibili.
Tuttavia, il viaggio non si ferma qui: è necessario fare delle valutazioni ancora più ampie.
Bisogna considerare anche fattori come: l’efficacia e la stabilità del governo, la disponibilità di opportunità di lavoro (ben) retribuite, la possibilità di accedere a servizi sanitari e sociali di alto livello, le libertà individuali, un ecosistema educativo non solo valido ma anche rigoglioso… e altro ancora.
Si tratta di tutti elementi cruciali nel determinare il livello di sviluppo di una nazione.
La classifica e il Rapporto delle Nazioni Unite
Le nazioni unite con il Rapporto Human Development Report 2023-24 (link a fondo pagina) propongono la classifica di tutti i Paesi del mondo in base al punteggio ottenuto nel calcolo degli ISU.
Il rapporto in breve
Rompere lo stallo: reinventare la cooperazione in un mondo polarizzato.
Breaking the gridlock: Reimagining cooperation in a polarized world
Di cosa parla il Rapporto?
Il Rapporto sullo sviluppo umano 2023/24 delle NazioniUnite è incentrato sul pericoloso momento di stallo derivante da progressi disomogenei nello sviluppo, dall’intensificarsi della disuguaglianza e dall’escalation della polarizzazione politica, che il mondo deve affrontare con urgenza.
Il rapporto sottolinea come allo stato attuale si sta riconfigurando l’interdipendenza globale e propone delle alternative, tra le quali dei percorsi in cui il multilateralismo svolge un ruolo fondamentale.
Il documento si chiede se ha senso perseguire le ambizioni dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e si chiede come mai sembra di dover compiere uno sforzo incerto come si fosse nelle sabbie mobili.
Si chiede perché in molti luoghi il ripristino della pace, persino le pause o i cessate il fuoco come preludi di speranza alla pace, sembrano essere diventate situazioni troppo sfuggenti.
Si chiede, in estrema sintesi, perché al momento pare che siamo immobilizzati e in un momento di stallo generale.
Le risposte che fornisce il rapporto sono:
1. In primo luogo, è necessario credere nella cooperazione che ha come scopo principale quello di affrontare sfide condivise da tutti. È imperativo cercare di trovare un terreno comune su cui agire accettando che le persone avranno il diritto di conservare i propri interessi e le priorità diverse.
2. In secondo luogo è fondamentale che le persone possano perseguire le loro legittime e naturali ambizioni di sicurezza e stabilità personale senza un surplus di protezionismo
3. In terzo luogo abbiamo bisogno di un’architettura del 21° secolo per la cooperazione internazionale volta a fornire beni pubblici a livello globale.
Ciò include elementi che vanno dal cambiamento, alla preparazione alle pandemie o la diffusione digitale dei beni pubblici.
Bisogna innescare una rivoluzione che consenta alle persone di prosperare
nei modi più equi, con uno sguardo rivolto all’assistenza e allo sviluppo di tutti, senza dimenticare nessuno.
Uno sguardo ai risultati
Il Rapporto, dopo aver analizzato l’attuale situazione globale, presenta la classifica di tutti i Paesi del mondo in base agli indici ISU.
Ecco una breve panoramica sui risultati:
I primi 20 Paesi con sviluppo umano molto alto:
Posizione | Paese | Punteggio ISU | Posizione globale | Aspettative di vita | Indice di istruzione | Aspettative di reddito ($) |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | Svizzera | 0,967 | 1 | 84,3 anni | 16,6 | 69,433 |
2. | Norvegia | 0,966 | 2 | 83,4 anni | 18,6 | 69,190 |
3. | Islanda | 0,959 | 3 | 82,8 anni | 19,1 | 54,688 |
4. | Hong Kong | 0,956 | 4 | 84,3 anni | 17,8 | 62,486 |
5. | Danimarca | 0,952 | 5 | 81,9 anni | 18,8 | 62,019 |
5. | Svezia | 0,952 | 5 | 83,5 anni | 19,0 | 56,996 |
7. | Germania | 0,950 | 7 | 81,0 anni | 17,3 | 55,340 |
7. | Irlanda | 0,950 | 7 | 82,7 anni | 19,1 | 87,468 |
9. | Singapore | 0,949 | 9 | 84,1 anni | 16,9 | 88,761 |
10. | Australia | 0,946 | 10 | 83,6 anni | 21,1 | 49,257 |
10. | Olanda | 0,946 | 10 | 82,5 anni | 18,6 | 57,278 |
12. | Belgio | 0,942 | 12 | 82,3 anni | 18,9 | 53,644 |
12. | Finlandia | 0,942 | 12 | 82,4 anni | 19,2 | 49,522 |
12. | Lichtenstein | 0,942 | 12 | 84,7 anni | 15,5 | 146,673 |
15. | Regno Unito | 0,940 | 15 | 82,2 anni | 17,6 | 46,624 |
16. | Nuova Zelanda | 0,939 | 16 | 83,0 anni | 19,7 | 43,665 |
17. | Emirati Arabi Uniti | 0,937 | 17 | 79,2 anni | 17,2 | 74,104 |
18. | Canada | 0,935 | 18 | 82,8 anni | 16,0 | 48,444 |
19. | Korea (Rep. di) | 0,929 | 19 | 84,0 anni | 16,5 | 46,026 |
20. | Lussemburgo | 0.927 | 20 | 82,6 anni | 14,2 | 78,554 |
20. | USA | 0.927 | 20 | 78,2 anni | 16,4 | 65,565 |
I primi 10 Paesi con sviluppo umano alto:
Posizione | Paese | Punteggio ISU | Posizione globale | Aspettative di vita | Indice di istruzione | Aspettative di reddito ($) |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | Bulgaria | 0,799 | 70 | 71,5 anni | 13,9 | 25,921 |
2. | Palau | 0,797 | 71 | 65,4 anni | 17,2 | 19,344 |
3. | Mauritius | 0,796 | 72 | 74,0 anni | 14,6 | 23,252 |
4. | Grenada | 0,793 | 73 | 75,3 anni | 16,6 | 13,593 |
5. | Albania | 0,789 | 74 | 76,8 anni | 14,5 | 15,293 |
6. | Cina | 0,786 | 75 | 76,8 anni | 15,2 | 18,025 |
7. | Armenia | 0,781 | 76 | 73,4 anni | 14,4 | 15,388 |
8. | Messico | 0,780 | 77 | 74,8 anni | 14,5 | 19,138 |
9. | Iran | 0,779 | 78 | 74,6 anni | 14,1 | 14,770 |
10. | Sri Lanka | 0,772 | 79 | 76,6 anni | 13,6 | 11,899 |
I primi 10 Paesi con sviluppo umano medio:
Posizione | Paese | Punteggio ISU | Posizione globale | Aspettative di vita | Indice di istruzione | Aspettative di reddito ($) |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | Venezuela | 0,699 | 119 | 71,1 anni | 13,5 | 6,184 |
2. | Bolivia | 0,698 | 120 | 64,9 anni | 15,0 | 7,988 |
3. | Marocco | 0,698 | 121 | 75,0 anni | 14,6 | 7,955 |
4. | Nauru | 0,696 | 122 | 64,0 anni | 12,6 | 14,939 |
5. | Gabon | 0,693 | 123 | 65,7 anni | 12,4 | 11,194 |
6. | Suriname | 0,690 | 124 | 70,3 anni | 11,0 | 12,310 |
7. | Butan | 0,681 | 125 | 72,2 anni | 13,1 | 10,625 |
8. | Tajikistan | 0,679 | 126 | 71,3 anni | 10,9 | 4,807 |
9. | El Salvador | 0,674 | 127 | 71,5 anni | 11,9 | 8,886 |
10. | Iraq | 0,673 | 128 | 71,3 anni | 12,2 | 9,092 |
I primi 10 Paesi con sviluppo umano basso:
Posizione | Paese | Punteggio ISU | Posizione globale | Aspettative di vita | Indice di istruzione | Aspettative di reddito ($) |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | Nigeria | 0,548 | 161 | 53,6 anni | 10,5 | 4,755 |
2. | Ruanda | 0,548 | 162 | 67,1 anni | 11,4 | 2,317 |
3. | Togo | 0,547 | 163 | 61,6 anni | 13,0 | 2,214 |
4. | Mauritania | 0,540 | 164 | 64,7 anni | 8,1 | 5,344 |
5. | Pakistan | 0,540 | 165 | 66,4 anni | 7,9 | 5,374 |
6. | Costa d’Avorio | 0,534 | 166 | 58,9 anni | 10,1 | 5,376 |
7. | Tanzania | 0,532 | 167 | 66,8 anni | 8,6 | 2,578 |
8. | Lesotho | 0,521 | 168 | 53,0 anni | 11,1 | 2,709 |
9. | Senegal | 0,517 | 169 | 67,9 anni | 9,1 | 3,464 |
10. | Sudan | 0,516 | 170 | 65,6 anni | 8,5 | 3,515 |
Uno sguardo sull’Africa: i Paesi più sviluppati
In base al rapporto ecco quali sono i Paesi africani meglio classificati relativamente al 2024 con i rispettivi indici di sviluppo
Posizione | Paese | Punteggio ISU | Posizione globale | Aspettative di vita | Indice di istruzione | Aspettative di reddito ($) |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | Seychelles | 0,802 | 67 | 71,1 anni | 13,9 | 28,386 |
2. | Mauritius | 0,796 | 72 | 74,0 anni | 14,6 | 23,252 |
3. | Libia | 0,746 | 92 | 72,2 anni | 14,0 | 19,752 |
4. | Algeria | 0,745 | 93 | 77,1 anni | 15,5 | 10,978 |
5. | Tunisia | 0,732 | 101 | 74,3 anni | 14,6 | 10,297 |
6. | Egitto | 0,728 | 105 | 70,2 anni | 12,9 | 12,361 |
7. | Sudafrica | 0,717 | 110 | 61,5 anni | 14,3 | 13,186 |
8. | Botswana | 0,708 | 114 | 65,9 anni | 11,4 | 14,842 |
9. | Marocco | 0,698 | 120 | 75,0 anni | 14,6 | 7,955 |
10. | Gabon | 0,963 | 123 | 65,7 anni | 12,4 | 11,194 |
I Paesi meno sviluppati dell’Africa
Come approvato dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, l’ISU è stato concepito per affermare anche che il progresso di una nazione dovrebbe essere misurato non solo dalla crescita economica, ma dall’empowerment e dalle capacità della sua gente.
Tenendo a mene te queste considerazioni, questi è la classifica dei Paesi meno sviluppati dell’Africa fino al 2024.
Posizione | Paese | Punteggio ISU | Posizione globale | Aspettative di vita | Indice di istruzione | Aspettative di reddito ($) |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | Somalia | 0,380 | 193 | 56 anni | 7,6 | 1,072 |
2. | Sudan | 0,381 | 192 | 55,6 anni | 5,6 | 691 |
3. | R.C. Africana | 0,387 | 191 | 54,4 anni | 7,3 | 869 |
4. | Niger | 0,394 | 190 | 62,1 anni | 7,2 | 1,283 |
5. | Chad | 0,394 | 189 | 53,0 anni | 8,2 | 1,389 |
6. | Mali | 0,410 | 188 | 59,4 anni | 7,0 | 2,044 |
7. | Burundi | 0,420 | 187 | 62,0 anni | 10,0 | 712 |
8. | Burkina Faso | 0,438 | 185 | 59,8 anni | 8,1 | 2,037 |
9. | Sierra Leone | 0,458 | 184 | 60,4 anni | 9,0 | 1,613 |
10. | Mozambico | 0,461 | 183 | 59,6 anni | 10,7 | 1,219 |