L’Agenda 2063 è un documento ufficiale firmato nel 2013 dai Capi di Stato dei governi africani.
Si tratta di un ampio progetto strategico per trasformare l’Africa nella potenza globale del futuro.
I contenuti del piano di cambiamento vogliono portare il continente a raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo inclusivo e sostenibile e costituiscono una vera e propria spinta verso l’unità, la libertà, l’autodeterminazione, il progresso e la prosperità collettivi del popolo africano.
Alla sua base risiede una forte idea di Panafricanismo – secondo cui – le genti d’Africa, comprese sia le persone che hanno origini africane e che si sono allontanate nel tempo a causa delle colonizzazioni e della diaspora, sia quelle che vivono tuttora nel continente, non condividono semplicemente una storia comune, ma anche un comune destino che le può unire e dare più forza.
La nascita dell’Agenda 2063
L’Agenda 2063 vuole porre le basi per un nuovo e solidale Rinascimento africano.
La sua genesi è dovuta alla realizzazione da parte dei leader dei Paesi africani che era necessario riorientare e ridefinire le priorità dell’Africa per i prossimi anni.
Le nuove esigenze dell’Africa
L’Organizzazione dell’Unità Africana (OUA), precorritrice dell’Unione Africana (AU), in passato si era posta degli obiettivi fondamentali per l’Africa che si possono considerare raggiunti.
Dopo aver lottato per sconfiggere l’apartheid e per raggiungere l’indipendenza politica per i Paesi africani, le priorità per l’Africa ora sono divenute altre.
L’Africa Union ha stabilito così dei nuovi obiettivi per la crescita futura del continente.
Affinché l’Africa possa diventare un attore importante nell’arena globale bisogna dare priorità allo sviluppo sociale ed economico inclusivi, all’integrazione continentale e regionale, a governi democratici, alla pace e alla sicurezza.
La firma del documento
Nel maggio del 2013 durante il Giubileo d’Oro per il 50° anniversario della Fondazione dell’Unione Africana, l’UA, evoluzione dell’Organizzazione per l’Africa Unita, i capi di Stato e i governatori di tutti i Paesi africani hanno firmato il Documento come affermazione del loro impegno per l’Africa del futuro.
Il desiderio è quello di condurre il continente in un nuovo percorso di crescita e sostenerne lo sviluppo economico e sostenibile.
Una nuova prospettiva per l’Africa
L’Agenda 2063 porta avanti una visione concreta per l’Africa verso il 2063. Il desiderio è quello di vivere in un continente integrato, prospero e pacifico, guidato dai propri cittadini e che possa essere una forza dinamica nella scena internazionale
A causa delle trasformazioni strutturali tutt’ora in corso, l’Africa necessita di rivedere e riadattare il suo calendario di sviluppo: l’Agenda nasce anche per la necessità di prevedere una traiettoria di una crescita a lungo termine, di 50 anni, per l’Africa a venire.
Gli obiettivi principali dell’Agenda 2063
I nuovi obiettivi da raggiungere sono:
– L’aumento della pace e la riduzione dei conflitti;
– Una rinnovata crescita economica e un costante progresso sociale;
– La necessità di uno sviluppo in cui le persone sono al centro;
– L’uguaglianza di genere e l’emancipazione dei giovani;
– L’adattamento a nuovi contesti globali portati dalla globalizzazione e dalla rivoluzione informatica;
– Una maggiore unità tale da rendere l’Africa una potenza globale non più da sottovalutare e capace di raccogliere consensi attorno ai propri obiettivi;
– La spinta alla crescita verso nuove opportunità emergenti di sviluppo e l’investimento in settori come l’agribusiness, le infrastrutture, la salute, l’istruzione e le materie prime di cui l’Africa è ricca.
L’Agenda 2063, non solo racchiude le aspirazioni per il futuro dell’Africa, ma identifica anche i principali programmi guida in grado di stimolare la crescita economica e lo sviluppo dell’Africa, per portare ad una rapida trasformazione del continente.
Il documento individua anche le attività chiave da intraprendere e i loro piani d’attuazione decennali, che vogliono garantire risultati sia quantitativi che qualitativi per la popolazione africana.
Il documento ufficiale
L’Agenda 2063, nella sua versione più popolare, consta in un documento suddiviso in 76 punti raggruppati sotto 12 capitoli principali.
Qui di seguito proponiamo una sintesi ed una traduzione delle sue parti fondamentali.
LE VOCI DELLE GENTI D’AFRICA
Punti 1,2,3,4
Il documento richiama tutto il popolo africano, di qualsiasi età, credo e ceto sociale all’unità e alla coesione.
Viene ricordata l’importanza dell’Organizzazione per l’Unità Africana nella storia dell’Africa e si invita il popolo africano a guardare al futuro con fiducia e con la volontà di plasmarlo con le proprie mani.
Viene ribadito che l’Africa dovrebbe divenire autosufficiente e capace di finanziarsi da sola il proprio sviluppo.
La speranza è di divenire una grande regione pacifica, guidata dai propri cittadini e che abbia un ruolo da attore principale nello scenario internazionale.
LE ASPIRAZIONI DELL’AFRICA VERSO IL 2063
Punti 5,6,7,8
Vengono presentate le aspirazioni e le motivazioni che stanno dietro alle nuove volontà per i prossimi 50 anni.
L’Africa è sicura e fiera della propria identità, patrimonio culturale e valori condivisi.
Per il suo futuro desidera vivere nella prosperità, nell’unità e nell’integrazione.
Ognuno deve poter vivere libero con gli orizzonti allargati.
Donne e giovani devono poter realizzare il proprio potenziale senza nessuna paura della povertà, delle malattie e dell’indigenza.
Aspirazione 1.
Un’Africa prospera basata sulla crescita inclusiva e sullo sviluppo sostenibile
Punti 9, 10, 11, 12,13, 14, 15, 16, 17 ,18
Viene ricordato come un punto fondamentale è l’eradicazione della povertà e la costruzione di un futuro più prospero attraverso la trasformazione sociale ed economica.
Viene ribadito come l’Africa del futuro debba essere pacifica, sicura, con una forte identità culturale e un patrimonio comune di valori.
Tutti devono poter vivere in alloggi dignitosi e tutti devono avere a disposizione servizi igienico-sanitari, accesso all’acqua, uso di trasporti e infrastrutture adeguati.
Il desiderio è di vivere in un territorio dove i cittadini hanno un tenore di vita elevato e una buona istruzione garantita per tutti, sostenuta dalla scienza e dalla tecnologia.
Bisogna investire nell’agricoltura, nella scienza, nell’innovazione, nella ricerca, nell’uguaglianza di genere e nella fornitura di servizi di base (salute, nutrizione, riparo, acqua e servizi igienici).
L’Africa deve creare un modello economico condiviso in cui tutti possono avere delle opportunità e deve salvaguardare le sue risorse faunistiche e naturali uniche al mondo.
L’agricoltura in particolare dovrà essere moderna, tecnologica e innovativa. La zappa manuale sarà bandita a partire dal 2025 e l’intero settore dovrà divenire attraente e redditizio per giovani e donne.
Il capitale umano dell’Africa sarà pienamente sviluppato attraverso il sostegno della prima infanzia, dell’istruzione a tutti i livelli, la ricerca e l’innovazione.
Lo sviluppo dell’Africa terrà conto delle grandi sfide globali e del cambiamento climatico in cui parteciperà con un ruolo attivo e da protagonista.
Aspirazione 2.
Un continente integrato, politicamente unito, basato sugli ideali del Panafricanismo e su una visione di Rinascimento africano
Punti 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26
Entro il 2063 l’Africa deve essere unita, integrata, indipendente e auto-sufficiente.
Deve disporre di infrastrutture integrative di livello mondiale ed essere un territorio connesso con tutte le persone di origine africana.
L’Africa dove guardare con fiducia verso il futuro sorretta dalla stessa forza che ha portato all’eliminazione della schiavitù, del colonialismo e dell’apartheid.
Sarà eliminata ogni forma di discriminazione e di oppressione in nome dell’integrazione e della libera circolazione di persone, merci, capitali e servizi in tutto il continente.
Entro il 2063 l’economia africana dovrà crescere grazie anche a nuove e necessarie infrastrutture, supportando la crescita integrata, la trasformazione tecnologica, il commercio e lo sviluppo.
Ciò includerà la realizzazione di reti ferroviarie ad alta velocità, nuove strade, canali di spedizione, una nuova rete di trasporti marittimi/arei e una trasformazione verso il digitale.
Aspirazione 3.
Un’Africa ben governata, democratica, che rispetta i diritti umani, la giustizia e il ruolo della legge
Punti 27, 28, 29, 30, 31
L’Africa deve avere una cultura collettiva democratica, di uguaglianza di genere, di rispetto dei diritti umani, di giustizia e di Stato di diritto.
Le istituzioni devono essere competenti ed essere in grado di accompagnare verso la trasformazione in tutti i campi (politico, economico, religioso, culturale, accademico, giovanile e femminile).
La legge e la giustizia saranno al servizio dei cittadini senza timori e favori così come le istituzioni saranno al servizio delle persone.
La corruzione e l’impunità saranno un ricordo del passato.
I cittadini sono e saranno invitati a partecipare alla vita sociale, economica, politica e di sviluppo in tutti i Paesi del continente.
Aspirazione 4.
Un’Africa pacifica e sicura
Punti 32, 33, 34, 35, 36 ,37, 38, 39
Saranno previsti meccanismi per la prevenzione pacifica e la risoluzione dei conflitti in modo funzionale e a tutti i livelli.
Il desiderio è che le armi vengano riposte e sia il dialogo il principale strumento.
Nei bambini deve essere coltivata l’educazione verso la pace e la tolleranza.
Le diversità dell’Africa saranno una fonte di ricchezza e di trasformazione sociale anzichè di conflitto: l’Africa sarà un continente pacifico e armonioso tra tutte le sue comunità.
L’Africa deve essere libera da conflitti armati, terrorismo, estremismo, intolleranza e violenza di genere, che sono le principali minacce per la sicurezza, la pace e lo sviluppo.
L’Africa avrà messo fine al commercio illecito, al traffico di droga, al traffico di essere umani, alla proliferazione di armi leggere e ad altre forme di reti criminali.
Entro il 2063 l’Africa avrà la capacità di assicurare la pace e di proteggere i suoi cittadini attraverso la difesa comune e le politiche estere. Ogni forma di terrorismo, di estremismo religioso e di intolleranza -indipendentemente dalle loro motivazioni – saranno rifiutate.
Il manifesto riconosce che per essere un continente pacifico e libero dai conflitti, le basi devono essere il buon governo, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, la giustizia e lo Stato di diritto.
Aspirazione 5.
Un’Africa con una forte identità culturale e comuni eredità, valori ed etica
Punti 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46
Il Panafricanismo, la storia dell’Africa, l’identità condivisa, la comune eredità, il rispetto per le diversità religiose e la consapevolezza delle proprie volontà dovranno essere concetti consolidati.
La diversità culturale, la varietà del patrimonio materiale e immateriale e la diversità linguistica e religiosa dovranno essere una causa di forza per il continente.
Gli ideali panafricani saranno pienamente insegnati e integrati nei programmi scolastici e nei beni culturali (patrimonio, folklore, lingue, cinema, musica, teatro, letteratura, feste, religioni e spiritualità).
L’arte e la creatività africana saranno celebrate in tutto il continente e saranno motivo per consolidare la consapevolezza di sé anche dopo la diaspora del popolo africano.
La cultura, il patrimonio e il destino comune dell’Africa saranno al centro di tutte le strategie per facilitare il Rinascimento africano.
Le donne e i giovani svolgeranno un ruolo essenziale come motori del cambiamento.
Aspirazione 6.
Un’Africa il cui sviluppo è condotto dalla sua gente, che fa affidamento sul proprio potenziale umano, specialmente donne e giovani e si prende cura dei bambini
Punti 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58
Tutti i cittadini africani saranno coinvolti attivamente nei processi decisionali in tutti gli aspetti di sviluppo sociale, economico, politico e ambientale.
L’Africa sarà un continente inclusivo in cui nessun bambino, donna o uomo verrà lasciato indietro.
La donna africana avrà piene possibilità e pari importanza in tutte le sfere, con uguale dignità sociale, diritti politici, economici e contrattuali rispetto all’uomo.
L’Africa sarà incentrata sulle persone e metterà al primo posto i bambini.
Saranno abolite tutte le pratiche sociali dannose (soprattutto le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci) e sarà abolita ogni forma di ostacolo per il raggiungimento della qualità di vita, di salute e di istruzione per donne e ragazze.
L’Africa del 2063 avrà la piena parità di genere con le donne che occuperanno almeno il 50% delle cariche pubbliche in ogni settore.
I bambini africani saranno tutelati pienamente dalla Carta Africana dei diritti del bambino.
I giovani africana dovranno essere socialmente, economicamente e politicamente responsabili attraverso la piena attuazione della Carta della Gioventù africana.
Sarà eliminata la disoccupazione giovanile e alla gioventù africana sarà garantito il completo accesso all’istruzione, alla formazione, alle competenze tecnologiche, ai servizi sanitari, al lavoro e alle opportunità economiche, alle attività ricreative, culturali e finanziarie necessarie per poter consentire loro di sviluppare a pieno il proprio potenziale.
Aspirazione 7.
Un’Africa come attrice e partner forte, resiliente e influente nella scena globale
Punti 59, 60, 61, 62, 63
L’Africa deve essere un partner forte, unito, resiliente, pacifico e influente a livello globale, con un ruolo significativo nelle questioni mondiali.
L’Africa afferma l’importanza della sua unità e spirito solidale di fronte alle continue ingerenze esterne e ai tentativi di dividere il continente.
L’Africa avrà il diritto ad una quota dei beni comuni globali (terra, oceani e spazio) e sarà una grande forza sociale, politica ed economica.
L’Africa sarà pienamente capace di avere i mezzi per il proprio sviluppo, sarà un partecipatore attivo nella scena globale in cui avrà il posto che merita nei campi sociali, economici, politici e della sicurezza.
Continuerà a sostenere le riforme delle Nazioni Unite e delle altre Istituzioni Internazionali con particolare riferimento al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
L’impegno dell’Africa è di continuare a lottare contro ogni forma di sfruttamento, razzismo, discriminazione, xenofobia e tutte le intolleranze.
L’area africana è attualmente in crescita e continuerà a cercare relazioni internazionali reciprocamente vantaggiose e partnership con altre regioni e continenti.
L’Assemblea dell’Unione Africana
Punti 64, 65, 66 a. b. c. d. e. f., 67, 68, 69
I Capi di Stato e di Governo dell’Unione Africana ribadiscono che si sono riuniti per la 24° Sessione Ordinaria dell’Assemblea dell’Unione Africana nel gennaio del 2015 ad Addis Abeba, in Etiopia, e hanno preso atto delle aspirazioni e della determinazione del popolo africano.
Riaffermano che l’Agenda del 2063 si basa su risultati e su sfide del passato e che tiene conto del contesto continentale e globale.
Ribadiscono che l’Africa sta realizzando una trasformazione guidata da una visione panafricana e dall’impegno profuso dai fondatori dell’Organizzazione dell’Unità Africana (OUA).
Sono determinati nel porre fine a guerre e conflitti e a costruire una prosperità condivisa e una governance reattiva e democratica.
L’Africa ha avuto negli ultimi anni una svolta positiva che va consolidata sfruttando le opportunità dei dati demografici, le risorse naturali, l’urbanizzazione, la tecnologia e il commercio come trampolino di lancio per garantire la sua trasformazione, la sua rinascita e per soddisfare le aspirazioni di tutte le persone.
L’Africa deve imparare dagli sforzi del passato e dalle sfide passate e presenti per forgiare un nuovo approccio alla trasformazione.
Lo sviluppo dell’Africa deve essere incentrato sulle persone, sull’uguaglianza di genere e sull’emancipazione giovanile.
Nessuna società può raggiungere il suo pieno potenziale se non sono incluse le donne nei ruoli decisionali.
L’Africa deve fornire un ambiente che consenta alle donne, ai bambini e ai giovani di vivere in prosperità e con gli orizzonti aperti ad ogni possibilità.
Il piano di trasformazione dell’Africa deve sfruttare – in comparazione con gli altri continenti – la sua gente, la sua storia, le sue culture, le sue risorse naturali, la sua posizione e il suo riposizionamento nel mondo per effettuare un cambiamento equo, incentrato sulle persone e sullo sradicamento delle povertà.
La tabella di marcia verso una nuova visione dell’Africa dovrà seguire un insieme coerente con le normative settoriali e i piani nazionali e regionali.
Per gli africani si tratta anche di un invito all’azione da accettare come una responsabilità personale e con la consapevolezza di diventare insieme gli agenti del cambiamento.
I Capi di Stato ribadiscono la loro fiducia per un’Africa integrata e pacifica purchè si costruisca questa visione su azioni intraprese già da ora.
Una chiamata all’azione
Punti 70, 71, 72, a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. K. l. m. n. o. p. q., 73
I Capi di Stato sottolineano di essere consapevoli che l’Africa nel 2015 si trova di fronte ad un bivio e che sono determinati a trasformare il continente garantendo un irreversibile e universale cambiamento della condizione africana.
Viene ribadita la convinzione e il credo in tutti i punti precedenti dell’Agenda e la forte unità d’intenti, con gli obiettivi principali che sono:
a. Eradicare la povertà;
b. Dare a tutti gli Africani la possibilità di vivere in alloggi dignitosi, sicuri e puliti;
c. Promuovere la scienza e la tecnologia, la ricerca e l’innovazione, costruire conoscenza, capitale umano, capacità e doti per guidare l’Africa;
d. Trasformare, far crescere e industrializzare l’economia attraverso il valore aggiunto delle risorse naturali;
e. Consolidare la modernizzazione dell’agricoltura africana e l’agribusiness;
f. Agire con urgenza sul cambiamento climatico e sull’ambiente;
g. Connettere l’Africa attraverso infrastrutture di livello mondiale;
h. Accelerare l’istituzione della Zona a libero scambio continentale;
i. Supportare i giovani e coloro che guideranno l’Africa verso il Rinascimento;
j. Silenziare le armi entro il 2020, attraverso il dialogo e la prevenzione e risoluzione dei conflitti;
k. Raggiungere la parità di genere nelle istituzioni pubbliche e private;
l. Introdurre il passaporto africano;
m. Consolidare la democrazia e la centralità delle persone;
n. Accrescere la voce dell’Africa unita nelle negoziazioni internazionali;
o. Rafforzare la mobilitazione delle risorse interne;
p. Istituire un sistema di implementazione, monitoraggio e valutazione, basato su trasparenza e responsabilità, per garantire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2063.
FATTORI critici per la trasformazione dell’Africa
Punt 74 a. b c. d. e. f. g. h., 75, 76
Le precondizioni per il successo della trasformazione del continente africano sono la determinazione, la partecipazione, l’autosufficienza e la solidarietà dei popoli africani.
I fattori abilitanti e critici per il processo di cambiamento sono:
a. La mobilitazione e l’indipendenza delle persone;
b. Risorse africane per finanziare lo sviluppo;
c. Leadership responsabile e istituzioni reattive;
d. Stati e istituzioni democratici e capaci;
e. Un cambio di mentalità e abitudini;
f. Una prospettiva panafricana;
g. Possedere le capacità di promuovere e garantire la narrazione dell’Africa;
h. Un approccio africano allo sviluppo e alla trasformazione;
I Capi di Stati riaffermano il loro impegno nella Dichiarazione solenne del 50° anniversario per allineare e integrare immediatamente l’Agenda 2063 nei piani di sviluppo nazionali.
Invitano la comunità internazionale a rispettare la visione e le aspirazioni dell’Africa.
Il Nostro Viaggio verso l’Africa del 2063 è iniziato…