L’unità Kangaroo Mother Care

Unità Kangaroo Mother Care

L’obiettivo del progetto è stato di dotare il Dipartimento materno infantile dell’ospedale di Ngozi di un reparto di Kangaroo Mother Care (KMC) dove vengono accolte le mamme che praticano il metodo canguro prima del rientro a domicilio.
Il reparto comprende una stanza con 10 unità madre-bambino, una stanza di soggiorno, una sala da pranzo con cucina, un locale riservato agli incontri con la famiglia, una stanza atelier per le attività manuali e uno studio.

Obiettivi

Obiettivi generali

  • Realizzare un centro per la formazione e la diffusione del metodo canguro nei centri nascita del Burundi.
  • Realizzare un percorso nascita che tenga conto degli aspetti culturali e tradizionali propri della società burundese e che valorizzi la figura della donna e del neonato durante la gravidanza, la nascita e il periodo perinatale.

Obiettivi specifici

  • Creare nel personale medico e infermieristico una cultura di cura di tipo olistico centrata sui bisogni del neonato e della madre e che preveda il coinvolgimento della famiglia
  • Favorire l’allattamento materno
  • Ridurre i costi di ospedalizzazione, limitando l’impiego di tecnologie e i giorni di ospedalizzazione
  • Educare ad una medicina basata sulla prevenzione.

La Kangaroo Mother Care (KMC) è una metodica nata “ufficialmente” in Colombia negli anni 70 per supplire alla mancanza di termoculle.
Praticata in numerosi ospedali in tutto il mondo, la KMC consiste nel posizionare il bambino nato pretermine, anziché in termoculla, in un supporto (fascia, mei tai o altro tipo di porta-bebé) in posizione eretta, pelle a pelle tra i seni della madre. La KMC offre numerosi vantaggi: favorisce la crescita e lo sviluppo del bambino, l’allattamento al seno, il mantenimento della temperatura corporea e complessivamente riduce il tasso di mortalità infantile. Contribuisce inoltre all’umanizzazione delle cure neonatali.

La Kangaroo Mother Care consente un rientro a casa più rapido e può essere praticata anche a casa con grandi benefici sia per la mamma che per il bambino. Sotto l’aspetto economico il metodo risulta vantaggioso in quanto riduce i tempi di ospedalizzazione e soprattutto evita l’uso di attrezzature, quali le termoculle, costose e spesso inadeguate rispetto alla preparazione tecnica e gestionale del personale della maggior parte degli ospedali dei paesi a scarse risorse. La Kangaroo Mother Care è oggi riconosciuta dall’OMS e dalle società scientifiche internazionali come metodo efficace sotto l’aspetto medico e considerata almeno equivalente alle terapie classiche per la cura dei neonati prematuri o di piccolo peso.

Obiettivo del progetto è di diffondere la KMC quale metodo di cura del neonato pretermine e di piccolo peso nei centri nascita degli ospedali della provincia di Ngozi nell’ambito di un continuum di cure che ha inizio alla nascita, prosegue per tutto il periodo della ospedalizzazione e continua una volta che il bambino è rientrato in famiglia fino a che non ha raggiunto le 40 settimane di età gestazionale corretta o i 2500 g. di peso.

L’intervento vede come attori principali la madre e il neonato, non prevede l’impiego di strumenti o apparecchiature particolari, ma soprattutto comporta un cambiamento di mentalità da parte del personale e della modalità di cura e di organizzazione del lavoro centrata sui bisogni del paziente in questo caso rappresentata dalla madre e dal bambino e, in maniera più ampia, dalla famiglia.

Nello stesso tempo viene valorizzato il ruolo della madre come artefice naturale delle cure del proprio figlio. La KMC si inserisce anche in una visione più ampia del rapporto tra personale e paziente dove il paziente diventa il centro delle attività del reparto e la cura diventa “care” vale a dire farsi carico dei bisogni non solo fisici ma anche psicologici ed emotivi del paziente.

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PROGETTO REALIZZATO

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